Decodificare l'impatto della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)
Il Parlamento europeo ha adottato la Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (CSRD) il 10 novembre. La CSRD è il regime europeo di divulgazione per le società non finanziarie e la direttiva estenderà sia i requisiti di rendicontazione sia i soggetti che rientrano nel campo di applicazione della direttiva precedente, la Non-financial Reporting Directive (NFRD).
Entro il gennaio 2026, la CSRD aumenterà il numero di aziende tenute alla rendicontazione da 11.000 nel quadro della NFRD a più di 50.000, e contemporaneamente aumenterà il numero di punti di dati che esse devono comunicare. La rendicontazione inizierà nel gennaio 2025. A tal fine, si richiederà a tutte le grandi società e/o quotate in borsa (comprese le piccole e medie imprese (PMI)).
Per quanto riguarda l'ambito di rendicontazione, la CSRD andrà oltre i requisiti della NFRD, imponendo la divulgazione di una serie più ampia di metriche, tra cui le emissioni dell'Ambito 3. Altri dati comprenderanno il modello e la strategia aziendale, gli obiettivi di sostenibilità, gli obiettivi di due diligence e le metriche relative al clima. Altri dati includeranno il modello e la strategia aziendale, gli obiettivi di sostenibilità, gli obiettivi di due diligence e le metriche relative al clima. La CSRD porterà a una maggiore trasparenza e a un aumento dei dati di sostenibilità disponibili. Avrà anche implicazioni per le filiali dell'UE di aziende extra-UE che saranno interessate dai requisiti con la loro rendicontazione prevista per il 2029.
Date chiave per la presentazione delle domande da parte delle aziende:
- Le aziende già soggette alla NFRD dovranno presentare il rapporto nel 2025 per l'intero anno 2024.
- Le grandi aziende che non sono attualmente soggette all'NFRD devono presentare il rapporto nel 2026 per l'intero anno 2025.
- Le PMI quotate, gli istituti di credito di piccole dimensioni e non complessi e le imprese di assicurazione captive presenteranno la relazione nel 2027 per l'intero anno 2026.
- Le società non UE che hanno una filiale nell'UE e che svolgono "attività sostanziali" nell'UE devono presentare la dichiarazione nel 2029 per l'intero anno 2028.
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