I programmi di cattura diretta dell'aria (DAC) sono solo una (piccola) parte della soluzione alle emissioni di carbonio

Clima 7 giugno 2022 Andrés Olivares, Henry (Chun-Yu) Lin

La tecnologia di cattura del carbonio non soddisfa l'obiettivo ambientale degli Stati Uniti

Le tecnologie di cattura diretta dell'aria (DAC) estraggono la CO2 direttamente dall'atmosfera. La CO2 può essere stoccata in modo permanente in formazioni geologiche profonde (ottenendo così emissioni negative o rimozione del carbonio) oppure può essere utilizzata, ad esempio nella lavorazione degli alimenti o combinata con l'idrogeno per produrre combustibili sintetici.

Attualmente sono in funzione 19 impianti DAC in tutto il mondo (fonte: AIE), e tutti operano su scala piuttosto ridotta rispetto alle emissioni globali.   

Il Presidente Biden ha annunciato un piano di investimenti da 3,5 miliardi di dollari per accelerare lo sviluppo e la diffusione della tecnologia di cattura del carbonio, in parte per aiutare gli Stati Uniti a rispettare l'impegno di ridurre del 50% le emissioni di CO2 del 2005. Il programma di cattura diretta dell'aria per la rimozione del carbonio richiede hub di cattura diretta dell'aria. 

Questi hub proposti negli Stati Uniti sarebbero i più grandi in termini di scala di qualsiasi altro hub attualmente in funzione nel mondo. In particolare, ogni hub può eliminare circa 1 milione di tonnellate di emissioni di CO2 all'anno. Per mettere questo dato in prospettiva, il più grande impianto DAC finora in funzione si trova in Islanda e cattura 4 kt di CO2 all'anno. Ciascuno degli hub statunitensi proposti catturerebbe più di 220 volte la quantità di CO2 catturata dal più grande hub islandese. 

L'investimento di 3,5 miliardi di dollari degli Stati Uniti finanzierà la creazione di 4 di questi hub, che quindi elimineranno circa 4 milioni di tonnellate metriche di emissioni di CO2 all'anno. 4 milioni di tonnellate metriche di emissioni di CO2 sono solo lo 0,24% dei 1.650 milioni di tonnellate metriche di riduzione di CO2 necessari tra il 2020 e il 2030 affinché gli Stati Uniti rispettino il loro impegno di riduzione delle emissioni di CO2. 

Riteniamo che qualsiasi passo verso un mondo più sostenibile valga la pena di essere esplorato, e un ulteriore vantaggio potrebbe essere quello di dimostrare che la tecnologia funziona come previsto e può essere scalata per essere più efficiente ed efficace. Tuttavia, è chiaro che i programmi DAC non contribuiranno in modo significativo alle riduzioni di CO2 necessarie.

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